RSD, la sfida della “normalità”

I tanti progetti sul territorio che coinvolgono i 60 Ospiti di Casa San Giuseppe: dalla pet therapy alle partite della Cremonese

Castelverde, 19_10_2023: “Normalizzare significa… avere desideri e fare scelte rispettate dagli altri. Gli adulti hanno la libertà di decidere (…) se stare in casa a guardare la televisione o andare al concerto o a passeggiare in città.” Dal poema manifesto “Normalizzare” di Nirje, 1969.

Sono trascorsi 54 anni dalla data di composizione del poema manifesto di Nirje sulla normalizzazione, eppure, i residenti di un servizio per persone adulte con disabilità si mantengono  molto lontani dalla “normalizzazione” che l’autore rivendica.

Al di là dei limiti strutturali che vincolano la libertà di scelta all’interno di un servizio, ciò che ci  pare l’unica strada percorribile per avvicinarci all’ideale professato dal poema, ossia il tema della possibilità di scelta, è l’implementazione delle proposte di attività e di occasioni di fare esperienze. E’ solo, infatti, all’interno della quantità e della varietà di proposte, che gli utenti della RSD possono sperimentare e rendersi consapevoli di ciò che desiderano fare e da cui possono trarre gratificazione. Da queste riflessioni nasce l’esigenza di una programmazione ricca e variegata che contempli un ampissimo ventaglio di proposte e che coivolga più utenti possibili.

Dall’assistere alla partita di calcio della Cremonese allo Stadio Zini gremito e vociante, tifare Vanoli Basket al Palaradi e scoprire che questo sport ci piace quanto il calcio, passando dalle scampagnate bisettimanali, accompagnati da assidui e devoti volontari per arrivare all’escursione in battello sul fiume Adda, che salpa da Pizzighettone, muniti di zaino e pranzo al sacco. Senza dimenticare le visite guidate all’incantevole Castello di Padernello, i pranzi genuini e saporiti in trattoria “da Franca e Luciano” a Livrasco o la gustosa pizza di “Pazzi di pizza”.

Tra le recenti proposte di attività si annovera l’uscita del fine settimana a Polentanfass di Crema dove fruiremo di un buon piatto di polenta taragna in mezzo a tantissimi altri commensali per sentirci con loro, come loro. Desiderare la normalità, facendo cose normali. Una semplice spesa al supermercato, ad esempio, è per noi un’occasione di vita sociale.

Siamo anche orgogliosi di raccontare che dal mese di settembre abbiamo intrapreso, con alcuni residenti, un percorso di interventi assistiti con gli asini a frequenza settimanale, presso l’agriturismo Le Puleselle di Ostiano, dove vivono Amaltea e Crusca, due asine docili ed affettuose che ci stanno insegnando tantissime cose.

E se non è sempre realizzabile partecipare ad eventi sul territorio, allora ci adoperiamo noi stessi per creare le occasioni all’interno della struttura. La festa del salame di Cremona, ad esempio, è stata ricreata nel giardino interno della RSD ed ha coinvolto la totalità dei residenti.

A partire dalla scorsa stagione, abbiamo inoltre restaurato il nostro “Angolo Verde”, una piccola oasi verde all’interno dei confini della RSD, allestita con tavoli, gazebi, prato all’inglese e vasche per l’orto rialzato inclusivo all’interno delle quali stiamo coltivando insalata, rape, finocchi e colture di ogni genere. Aggiungiamo che settimanalmente si propone l’attività di coro e il laboratorio di cucina per il confezionamento di merende o apericena appetitosi. Non da ultimo, ospitiamo due volte al mese Cristiano Fadini e altri musicisti che si esibiscono dal vivo intrattenendo l’utenza con buona musica e simpatia.

Siamo fermamente convinti che “normalizzare” non possa fare a meno di passare attraverso l’arricchimento esperienziale favorito dalle numerose opportunità che il territorio ci offre.

Licia Pini

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